Crollo senza precedenti del prezzo del petrolio. l petrolio Wti gira per la prima volta in negativo scendendo sotto zero dollari a barile e perdendo fino al 101,42% a -0,20 dollari. La quotazione dei contratti Wti (il greggio di riferimento per il mercato statunitense) a maggio ha chiuso con una diminuzione del 305%. In pratica il prezzo del barile è finito nettamente sotto lo zero (-37 dollari, per la precisione), il livello più basso di sempre .
La recessione globale provocata dalla pandemia di coronavirus e il conseguente crollo della domanda di energia, unita alle dispute tra i Paesi produttori e alla saturazione delle riserve strategiche, ormai vicine ai limiti fisiologici, hanno innescato una tempesta perfetta e a un’affossamento della curva dei prezzi.
Perché?
Il vero motivo del collasso record odierno è di natura tecnica e risiede innanzitutto nel meccanismo delle scadenze. Il contratto future con consegna del prodotto a maggio termina la sua vita domani e tutti gli operatori lo hanno abbandonato a favore del nuovo contratto con consegna a giugno che limita così il calo all’11,87% a 22,06 dollari a barile, rendendo meglio l’idea sul reale valore attribuito dal mercato all’oro nero. In pratica, se il prezzo vira in negativo vuol dire che sono i produttori a pagare perché i compratori si prendano il petrolio per ritardare lo stop ai loro campi petroliferi.
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